L'hacker italiano che costruirà il treno più veloce del mondo

Cosa ha da dirci Bibop Gresta: hacker a 12 anni, direttore allo sviluppo di software a 15, imprenditore dei viaggi a levitazione magnetica a oltre 1000 km orari (di cui tutti stanno parlando) oggi
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L'altro giorno ho passato una serata alla fine della quale mi sono sentito esattamente come un nord-coreano nel momento in cui gli svelano che il pianeta è tondo e che là fuori esiste una cosa chiamata Youporn, che tutti la usano da anni. Mi si è scoperchiato il mondo e ho iniziato a ricordare che non siamo nel 1996, come volevano farci credere, e che in giro continuano ad accadere le cose, che non sono fantascienza, nè il futuro, ma il normale presente, per gli altri. Lo so che sembra incredibile.

La parola che mi ha destato dall'ipnosi è “Hyperloop”. Sono stato difatti a cena con Bibop, ovvero Gabriele Bibop Gresta, indubbio genio: hacker a 12 anni, direttore allo sviluppo di software a 15, giovane imprenditore a livello planetario oggi.

Dove è passato lui, qualcosa di bello è nato. Persino MTV Italia gli deve molto. Ricordate i programmi più innovativi della rete appena sbarcata da noi, quand'era ancora sperimentale e gli unici programmi che ci piacevano erano Sushi, Sashimi, Tokushow, Kitchen? Esatto, tutto made in Bibop.

Perchè prima di fondare la sua Digital Magics attualmente quotata in borsa, Bibop è stato anche autore, conduttore, ballerino, producer e persino, nel tempo libero, componente dei Mato Grosso.

  • Ok, gli amanti di biografie e curricula possono ritenersi soddisfatti -

Per me è un caro amico, che conosco da oltre un quindicennio e a cui voglio un sincero bene credo corrisposto (sì è un po' come se Einstein fosse amico di Topolino) e che non vedevo da troppo tempo. Perchè di tempo lui ne ha veramente poco, specialmente adesso che si è messo in testa di cambiare il mondo.E lo farà!

Lo avrete visto sicuramente in giro per tutti i media in questi giorni, con la storia dell'Hyperloop. E' lui, Bibop, l'uomo di “Roma-Milano in 30 minuti. Per noi rassegnati al pleistocene sembra niente più che il soggetto di un film di Luc Besson ambientato nel 3025.

Invece Bibop costruirà l'Hyperloop (che è un sistema di capsule-passeggeri sparate in un tubo a levitazione magnetica a oltre 1000 km orari, da un'idea di Elon Musk), per davvero e non lo farà fra mille anni: ma dopodomani. Ovviamente non in Italia, perchè apprendo dalle varie interviste che ha rilasciato, che qui nessun rappresentante del governo, né delle opposizioni l'ha voluto incontrare. Ottimo.

Mister Hyperloopè difatti in Italia per un po' di giorni, qui a Roma e poi a Milano, prima di ripartire per chissà dove, così mi viene in mente che ho per amico un noto parlamentare dei Verdi, che stimo molto e che farli incontrare sarebbe divertente.

Coinvolgo perciò anche lui, che si dimostra subito entusiasta all'idea e che è dunque al momento l'unico politico italiano non concentrato su se stesso, ad aver deciso di incontrare Bibop. Per me è un'occasione per bere finalmente una vera birra con Bibop dopo secoli!

Ci organizziamo in un lampo, ci incontriamo al suo albergo e ci riabbracciamo. Sono veramente felice di vederlo. Ha un giubbotto di pelle marrone, un foulard e i jeans. E' uguale identico a dieci anni fa. “Sei invecchiato!”. Sono invecchiato sì, io. Come si fa a non invecchiare da queste parti?! > comunque sì, sono invecchiato, ci penso da due giorni ormai < Mentre viaggiamo a bordo della nostra alternativa al taxi, in direzione Trastevere, Bibop mi racconta le sue imprese di questi anni, mi dice di quanto sia assurdo che all'estero lo attendano all'aeroporto i fan nemmeno fosse il cantante dei Coldplay, che fuori dall'Italia è diventato una specie di rock star. Nel frattempo chiede di me e contemporaneamente digita cento cose sul suo smartphone, riuscendo comunque ad ascoltarmi. Poi si scusa un attimo e prende a conversare al telefono: parla per un secondo di milioni di dollari, di accordi in Cina, di amici di Putin e di altri milioni di dollari, con la stessa naturalezza con cui mia madre parla della nuova sartoria aperta sotto casa. Inizio a capire come va il mondo. E che qui da noi non siamo più abituati. Non siamo più abituati a sognare. “Vi hanno tolto i sogni”, come dirà poco dopo Bibop. E mi sa che è vero!

Nel frattempo siamo arrivati a Trastevere. Lì ci attende il terzo uomo, li presento e ci incamminiamo sui sanpietrini verso la trattoria e tre sani ed enormi piatti di pasta.

A tavola Bibop ci apre i cassetti del mondo Hyperloop raccontandoci cose vere che sembrano uscite dai romanzi di Asimov, delle persone che ci sono dietro, del movimento che sta nascendo dietro lo stesso Hyperloop e che lo sta facendo irrompere nel presente. “I giovani di oggi vogliono cambiare il futuro, migliorarlo, sono incazzati coi loro genitori e nonni, con quello che gli hanno lasciato. Cioè un bel casino. C'è una generazione di 25-40enni che prima o poi vorrà prendere in mano attivamente le cose per cambiarle. Dovrà farlo. Da un'indagine risulta che sono circa un miliardo e ottocento milioni le persone che fanno parte di questo campione generazionale.” Sono d'accordo e lo è anche il parlamentare dei Verdi, ma ci tocca ricordare a Bibop che qui da noi siamo tutti al momento anestetizzati, che non si pensa neppure di riconvertire il minimo indispensabile in qualcosa di innovativo. Si preserva lo stato delle cose e si induce “la gente” a preoccuparsi della pagnotta quotidiana, che costa spesso più dello stipendio mensile.. figurarsi se “la gente” ha voglia di immaginare che ricchezza su larga scala può rappresentare una cosa come Hyperloop.

Al momento Mister Hyperloop sta girando il mondo per raccogliere più capitali possibili (gli investitori gli donano soldi in cambio di stock option) e incontrare capi di governo e ministri dei trasporti, dalla Merkel a Cameron, agli arabi che gli hanno commissionato una tratta di 145 km a Dubai. Per l'expo 2020: dopodomani.

Ha girato 52 Paesi e siglato accordi reali, come quello con la Slovacchia, ad esempio. Non si tratta di un giocattolino dimostrativo che farà sognare gli amanti della fantascienza appena vedrà la luce nel 2019 in California in forma di prototipo. Si tratta di una quasi-realtà che può dare il via a una vera e propria rivoluzione.

La cosa che ha attirato maggiormente la mia attenzione hippie, e Bibop me lo conferma raccontandomelo personalmente, è che Hyperloop sulla carta è un mezzo di trasporto totalmente ecocompatibile, che ricava l'energia che gli serve per funzionare in maniera autosufficiente ottenendola dai pannelli solari e dall'energia cinetica e producendo addirittura più elettricità di quella consumata. Il progetto dell'Hyperloop prevede persino che che le torri di sostegno del tubo che sparerà al suo interno le capsule, siano incubatori di ecosistemi naturali, attrezzati con giardini pensili o strutturati in modo da incanalare energia eolica.

Zero petrolio. Zero carbone (l'elettricità che muove i treni oggi è ottenuta per il 40% dalla combustione del carbone, pensa tu). Velocità di viaggio che supera quella del suono. Costi di costruzione inferiori all'alta velocità. Per me tutto un sogno. Mentre Bibop racconta, e in California stanno costruendo la prima test track, immagino Roma-Ostia in 5 minuti, il tempo di due shottini di vodka.. anzichè in un'ora e mezza, ovvero l'intera discografia di Emma Marrone che se ne va nell'autoradio dei vicini di coda, nel traffico attuale.

E invece qui da noi, per ora, nessun interesse. Ci sono le amministrative e poi le buche nelle strade. “Vi hanno tolto i sogni”. E' così. Sono i grandi sogni che dovrebbero far nascere il lavoro, invece qui lavoriamo per poterci garantire qualche sogno. E' così che arrivo a pensare brutalmente, nonostante io sia enormemente sindacalizzato, che la prima cosa che andrebbe modificata in Italia oggi è l'articolo 1 della costituzione: “L'Italia è una Repubblica fondata sui sogni e sulle idee.”. La versione originale è diventata tremendamente pesante. “Tutti questi giovani e le generazioni future sono informate - continua Bibop - come non mai, sanno tutto di tutto, sanno quello che vogliono: star bene. In armonia col pianeta. Cambiare quindi le cose per come vanno è per loro necessario, perchè così non vanno da nessuna parte, non per molto. Questa è anche la filosofia di tutto quello che c'è dietro ad Hyperloop. Per questo non è una cosa pensata per essere nelle mani di pochi o di una lobby o per essere un lusso, ma semmai per essere una tecnologia a disposizione di tutti, da condividere e che può produrre a cascata fiumi di altra tecnologia da implementare ovunque. Un viaggiatore, nelle mie intenzioni, pagherà un biglietto di 5, 10 dollari, per viaggiare da S. Francisco a Los Angeles. Potrei anche non farlo pagare affatto, coi sistemi che ci sono oggi di monetizzazione! C'è un gran cambiamento alle porte e va nel segno del benessere. Il capitalismo deve cambiare, le risorse si stanno esaurendo e il modello vecchio basato sul desiderio e sull'insoddisfazione è perdente. Per non parlare della finanza speculativa. Alcune indagini di settore dimostrano che oggi un individuo si riterrebbe completamente appagato al massimo con 60.000 dollari l'anno a disposizione, non di più. Il resto è inutile. E la tecnologia può distribuire il benessere a tutti, basta volerlo. E si farà.” Insomma, datemi Star Trek, Bibop Gresta sindaco del mondo e soprattutto fatemi scendere dal treno a carbonella, che ho voglia di essere sparato in una capsula a levitazione magnetica.. Come minimo. Adesso.

Comunque era solo per farvi conoscere Bibop

Gianluca Potassio Martin

P.S. Se googlando “Hyperloop” vi imbattete sul video “virale” di dimostrazione che è stato diffuso in questi giorni, quello non è il vero Hyperloop. Bibop (vice presidente di Hyperloop Transportations Technology) ci fa sapere che si tratta di un test eseguito dai suoi diretti competitor (Hyperloop One), indietro di un paio di anni almeno sulla ricerca e sprovvisti di alcuni brevetti di cui è titolare invece HTT. E' un modo per confondere le acque, ma ora lo sappiamo.